Alla conquista del mondo!”. “Nessuno mi può fermare!”. “Ci sono un sacco di cose da fare e da scoprire, non c’è tempo per poltrire!

Tu stesso o persone che conosci hanno questo tipo di atteggiamento comportamentale? 

Queste sono le frasi tipiche che rappresentano le persone che “funzionano” e quindi agiscono in PM.

PM, ovvero PosteroMediana. È questo il nome che caratterizza quella serie di muscoli, interconnessi tra loro a formare una catena miofasciale, posti per l’appunto nella parte posteriore e mediana del corpo.

Alcuni di noi hanno questa postura dalla nascita, come predisposizione naturale. Altri la assumono volontariamente per correggere una loro postura.  Altri ancora la assumono inconsapevolmente, presi e persi nei ritmi frenetici a cui la vita ogni giorno ci sottopone.

Tre aspetti diversi che ci permettono di analizzare le caratteristiche della PosteroMediana.

Predisposizione naturale

Ognuno di noi già alla nascita, ma ancora prima all’interno del grembo materno, comincia ad assumere quella che sarà la “nostra postura”. È quella con la quale veniamo al mondo e che durante la nostra vita non dovremmo contrastare ma anzi coltivare qualsiasi essa sia.

Come ho già avuto modo di spiegare, ognuno di noi non ha una sola postura, ma ne ha una predominante. Coltivarla non vuol dire sviluppare solo quella, ma più semplicemente assecondarla, cosicché se decidiamo di fare determinate attività, o di tenere un certo stile di vita, saremo più facilitati se risultano in risonanza con la postura che la natura ci ha dato in “dotazione”.

Nonostante si possa fare quello per cui siamo nati, questo non vuol dire dimenticarci di tutte le altre attività o modi di comportarsi che vanno a completare e a colmare gli aspetti delle altre catene posturali. Chi nasce ad esempio in PM, è un gran lavoratore, sempre attivo 24 ore su 24. Sente di meno la fatica dei ritmi elevati rispetto ad altri, e gli bastano poche ore di riposo notturno per ricaricarsi ed essere pronto a ripartire. Non deve però dimenticare che a lungo andare il corpo ne risentirà. Anche chi, infatti, ha una predisposizione ad un determinato stile di vita, come quello di PM, ricco di impegni e caratterizzato dalla dinamicità, dovrebbe ritagliarsi dei momenti per sè, staccare completamente da quella che è la sua attività lavorativa e il suo “funzionamento” abituale e dedicarsi ad altro, come gli amici, la famiglia, un hobby rilassante come il modellismo, lavorare la ceramica, dipingere o qualsiasi attività che più lo distende.

Persone che assumono volontariamente questa postura per correggerne una loro

È l’esempio fatto nell’articolo precedente sulla catena AM (Studio Gagliostro Postura AM), dove questa postura a volte mal giudicata dalle persone, viene, nel tentativo di sentirsi meglio con sé stessi e con gli altri, convertita, andando generalmente in altre due direzioni posturali: nell’asse che corrisponde alla catena miofasciale PAAP (Postero– Anteriore AnteroPosteriore), argomento del prossimo articolo, oppure all’esatto opposto della propria, nel tentativo di correggere la tendenza a stare curvi, assumendo una postura che più che raddrizzare la nostra, ci mette in propulsione verso l’avanti, quindi in PM

Tutto questo mi ricorda un pò i giovani che venivano etichettati come “smidollati” se stavano curvi e a cui insegnavano a stare con il petto in fuori, la pancia in dentro e le “chiappe strette”, un atteggiamento che richiama la classica postura militare, e che ha fatto guadagnare alla PM l’appellativo di “postura del guerriero”.

Ad un intento sicuramente positivo da parte di chi cerca di rieducare la postura AM, corrisponde, come di consueto quando c’è un eccesso di una postura o di un’altra, l’instaurarsi di una serie di reazioni patologiche (concetto più volte ripetuto nella speranza che entri a far parte del nostro know-how), tipo il reflusso esofageo o, se abbinata alla catena PL (PosteroLaterale), di incontinenze o ptosi in generale del piccolo bacino. Nel caso degli sportivi, uno squilibrio muscolare con PM in eccesso potrebbe condurre anche a problemi osteo-articolari come infortuni o recidive di questi (per esempio le lesioni muscolari), che con un buon equilibrio potrebbero viceversa essere evitati o arginati. 

Persone che assumono inconsapevolmente questa postura

Al giorno d’oggi la vita ci mette davanti a ritmi elevatissimi. Siamo sempre di corsa, sempre più stressati, mille cose da fare e sempre meno tempo per gestirle e portarle a termine. C’è chi, per difficoltà economiche, è costretto a fare più lavori con dei turni sovrumani. Studenti universitari che devono lavorare per pagarsi gli studi, seguire le lezioni e contestualmente anche avere il tempo di studiare. Madri di famiglia che hanno un lavoro ma anche tutto il carico della gestione domestica e familiare e delle attività quotidiane dei figli sulle proprie spalle. Persone che portano avanti simultaneamente diversi progetti e che continuamente si mettono in gioco alla ricerca di nuovi, lanciandosi in nuove attività sia per ambizione personale che per trovare la propria strada, o semplicemente per ampliare i propri orizzonti o per cercare di “svoltare”.

Tutte queste condizioni, inconsapevolmente, ci riconducono all’atteggiamento posturale PM, di propulsione in avanti, ed anche in questo caso se non ritagliamo del tempo per noi stessi per staccare da queste attività andremo nell’eccesso di questa catena che porterà inevitabilmente conseguenze sulla nostra salute.

Cosa può comportare un catena PM in eccesso?

Alcune di queste problematiche sono state già descritte nell’articolo riguardante la postura AM, e si tratta ad esempio, di problematiche come:

– reflusso, dovuto ad uno stiramento eccessivo dell’esofago;

– complicanze cardiache, dovute all’eccesso di stress e al poco riposo;

– complicanze vascolari, ad esempio emorroidi o anche incontinenza, soprattutto in caso di iperpressione addominale;

– mal di schiena, in particolare dislocato nel tratto lombo-sacrale e toracico medio;

– dolori cervicali posteriori alti e mal di testa;

– problematiche muscolari, caratterizzate da strappi o lesioni muscolari alle gambe, soprattutto nella zona dei polpacci; questa non è  solo prerogativa degli sportivi, nella mia esperienza lavorativa più volte mi sono confrontato con pazienti che si erano “strappati” svolgendo delle normalissime attività quotidiane, come camminare o lavorare e non di certo svolgendo un’attività fisica intensa o da sforzo;

– fascite plantare o spina calcaneare.

Come si presenta a livello posturale un soggetto PM?

  • Piede cavo;
  • Falso varismo delle gambe, caratterizzato da arti inferiori che non si toccano tra di loro ma distanziati. Ben diverso dal vero varismo, come quello della catena PL (Studio Gagliostro Postura PL). Una differenza che si può evincere dall’osservazione di una rotazione verso l’interno delle ginocchia; 
  • Sedere a natiche strette, sodo e sollevato;
  • Si nota quasi una rottura nel passaggio tra il bacino (sedere) e la zona lombare con un affossamento importante;
  • Assenza di curve nella schiena che si presenta dritta;
  • Testa che sembra quasi che punti in alto;
  • Linea degli occhi non verso l’orizzonte ma verso l’alto (lo si nota di più in soggetti con gli occhiali);
  • In età avanzata sono persone che hanno un addome pronunciato, causato da uno progressivo eccessivo stiramento della parte anteriore del corpo ed un conseguente stiramento prolungato dei muscoli addominali; addome pronunciato ma non flaccido.

È molto importante ricordare, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che nessuno di noi ha una sola postura. Ne abbiamo una che ci caratterizza, che ci contraddistingue maggiormente, ma possediamo anche tutte le altre catene che devono partecipare in modo equilibrato al nostro funzionamento.

Se ti riconosci in alcuni o più aspetti di questa catena condividila sulla tua pagina, o se conosci qualcuno che ti ricorda questa tipologia posturale taggalo così potrà scoprire alcune cose interessanti sugli aspetti della sua postura.

Se hai qualche domanda specifica o semplici curiosità scrivi nella sezione “CONTATTACI” oppure cliccando direttamente qui Contattaci e risponderò ai tuoi dubbi.

Dott. Giuseppe Gagliostro

Fisioterapista, Osteopata, Terapista Manuale, Scenar Terapista, Tecnico delle attività motorie e sportive

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